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I dipendenti dell'Atc di Capri aderiscono allo sciopero di 24 ore contro le politiche economiche e sociali del Governo e dell'Ue indetto dall'Usb: "Il trasporto locale è un bene comune e deve essere pubblico"
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07/11/2017 - "Il trasporto locale è un bene comune e deve essere pubblico". Con questo motto, lanciato dall'Usb, venerdì 10 novembre i dipendenti dell’Atc di Capri parteciperanno allo sciopero generale di 24 ore indetto dall’Unione Sindacale di Base per protestare non solo contro le politiche economiche e sociali del Governo italiano e dell'Unione europea ma per rivendicare il miglioramento del servizio di trasporto di linea sull’isola azzurra. "I lavoratori incroceranno le braccia per chiedere un concreto piano industriale, a garanzia dei livelli occupazionali, e l’acquisto di bus nuovi, moderni ed ecologici", si legge in una nota dell'Usb.
“Uno sciopero che serve prima di tutto ai cittadini, a garanzia del diritto alla mobilità in tutti i periodi dell’anno. Il servizio erogato da Atc ai cittadini di Capri e Anacapri, e ai tantissimi turisti che nei mesi estivi affollano l’isola, è assolutamente inadeguato – denuncia Adolfo Vallini dell’Esecutivo Provinciale Usb – siamo ben lontani dal garantire, come accade nelle altre parti del mondo, standard europei di mobilità sostenibile. Il privato non è sempre sinonimo di efficienza – continua Vallini - in particolare nella gestione del Trasporto Pubblico Locale. La logica del profitto è in contrasto con il soddisfacimento dei bisogni delle fasce deboli. Cittadini e lavoratori devono unirsi a difesa del diritto alla mobilità con tariffe popolari”.

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