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“Judy Pfaff. Abstract Poetry”, 34 lavori in esposizione fino al 2 luglio a Capri
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01/06/2017 - È la prima personale europea di Judy Pfaff quella che è stata inaugurata lo scorso 27 maggio alla galleria AICA Andrea Ingenito Contemporary Art di Capri. Britannica di nascita ma americana d’adozione – si trasferisce negli Stati Uniti giovanissima –, l’artista torna nel Vecchio Continente con la mostra “Judy Pfaff. Abstract Poetry” che espone fino al 2 luglio un ampio nucleo di opere su carta – tecniche miste realizzate con tempere, collage, stratificazioni di fogli, fotografie, documenti di archivio – di piccole, medie e grandi dimensioni.
I 34 lavori, astratti ma risultanti dall’assemblaggio di elementi figurativi, sono allestiti negli spazi della galleria in nuclei che compongono delle piccole installazioni: le singole opere sono così poste in dialogo tra di loro, raccolte in gruppi sulla base di una vicinanza tematica, di senso, di materiale, di risultato estetico.
Le carte in mostra sembrano l’esito di una caccia al tesoro: elementi apparentemente disordinati sono sostenuti da fitte connessioni; arazzi generati da una trama fatta di oggetti fra i più svariati si fondono e si sovrappongono a strati delicati di antiche carte e documenti ritrovati in vecchi cassetti, o di immagini scaricate da Internet, o ancora di fotografie di fiori, di paesaggi, di viaggi, di momenti tipici della vita di strada. La sensazione per il visitatore è di ritrovarsi in un archivio, completamente immerso in un poetico, seppur caotico, inventario.
Judy Pfaff è stata una pioniera dell’arte degli anni ’70. Capace di inventare un nuovo linguaggio narrativo per esplorare l’intersezione tra reale e astratto, nell’ambito del dibattito tra realismo e astrazione non ha preso mai posizione, scegliendo di definirsi semplicemente “anti-minimalista”. L’insieme che risulta dai suoi lavori è pieno, carico, esuberante; i colori utilizzati, intensi e forti, non sono mai violenti o eccessivi. Il procedimento di assemblaggio, che sembra improvvisato - quasi l’artista fosse una compositrice di musica jazz - è in realtà dettato da una profonda attenzione per la struttura sottostante, sulla quale si costruisce un delicato equilibrio tra l’impulso alla decostruzione e il post minimalismo. Ogni oggetto che le capiti sotto mano è pronto per essere reinventato: l’essenza della pratica di Judy Pfaff è la proliferazione stessa.
Una selezione di opere della Pfaff è stata inoltre esposta accanto ad alcuni lavori di Giosetta Fioroni nello stand della galleria Andrea Ingenito Contemporary Art alla fiera Art New York, dal 3 al 7 maggio.
La mostra resterà aperta fino al 2 luglio presso AICA Andrea Ingenito Contemporary Art in Via Le Botteghe 56, a Capri, da martedì a domenica, dalle ore 18.00 alle ore 22.30. Ingresso libero.

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