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Stazione elettrica Terna, l'opinione di Costantino Federico: "La sconfitta dell'intera isola"
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04/04/2017 - L’aspetto più grave e censurabile è stata la cessione del suolo di proprietà del Comune di Capri e del Porto Turistico a Terna, sia per l’operazione in assoluto, sia per aver “regalato” a Terna molto più spazio di quanto necessario.
Con questa sciagurata cessione della proprietà non si è preso in considerazione lo spegnimento e la delocalizzazione della Centrale Sippic e la realizzazione in caverna (come è stato fatto per l’impianto di depurazione di Gasto!) o comunque interrata.
Cedendo tutta l’area a Terna si è resa impossibile la realizzazione del parcheggio sovrastante il Porto Turistico. Gli abitanti e gli operatori commerciali dalla zona intera del Fortino dovranno quindi sopportare, come oggi, il traffico veicolare diretto al Porto Turistico. Chi pagherà per queste decisioni scellerate? Terna intende festeggiare con un evento il completamento dei lavori e la cosa ci pare assolutamente logica: dove mai si è visto che il responsabile della devastazione di un territorio di incomprensibile bellezza paesaggistica venga addirittura premiato per la propria opera?
Ci aspettiamo un bombardamento di annunci, di proclami, di comunicati e di comizi per esaltare il successo di Terna. L’importante è far sapere che non tutti a Capri hanno l’anello al naso e sanno ben giudicare. Di particolare interesse sarebbe conoscere come la pensano e cosa intendano fare quei famosi ambientalisti sempre pronti a sostenere le battaglie più incomprensibili e inutili.
In attesa “dell’evento” pronunciato da Terna non ci resta che registrare la sconfitta dell’intera Isola:
1) Permanenza per almeno altri 6 anni dell’attuale Centrale Sippic;
2) Realizzazione della stazione di arrivo e di trasformazione con la devastazione dell’intera area;
3) Perdita dei suolo per realizzare il parcheggio a servizio del Porto Turistico e conseguente mantenimento del caos nella zona Fortino di Marina Grande;
4) Impossibilità di realizzare la stazione di testa della Funicolare di Anacapri nell’area della centrale Sippic;
5) La possibile prospettiva (meglio dire minaccia) di utilizzare l’elettrodotto sottomarino per l’anello Torre Annunziata - Capri – Sorrento e alimentare quindi con la distribuzione di energia elettrica la Penisola Sorrentina anche con la fornitura dalla Centrale Sippic o da Terna;
6) La perdita di investimenti di Terna per mitigare lo scempio ambientale e il risarcimento al Comune di Capri. Ricordiamo infatti che il Comune di Torre Annunziata, per autorizzare la realizzazione della stazione di partenza dell’elettrodotto nel proprio territorio, ha ottenuto interventi di risanamento urbanistico e risarcimento per 500.000 euro. Non è un granché, ma sempre meglio dello ZERO del Comune di Capri.
I nostri figli ci benediranno per questa memorabile impresa.
Costantino

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