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"Querelle" tra capresi in Germania, la lettera: "Non mi riconosco nell'appello lanciato dal mio conterraneo, irresponsabile rispedire indietro il volantino del premier"
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17/11/2016 - Da Luigi Cataldo, caprese residente in Germania, riceviamo e pubblichiamo.

Gent.mi Signori della Redazione di Capri News,
Buon giorno dalla Germania. Desidero innanzitutto ringraziarvi di dare la possibilità ad un caprese, che vive ormai da tanti anni lontano, di mantenere attraverso la vostra puntuale informazione – seppur virtualmente – un contatto con la sempre molto rimpianta isola natia. Grazie di cuore.
Ieri – come di consueto – leggevo gli aggiornamenti e sono rimasto colpito ed indignato dal contenuto della lettera - da voi pubblicata - di un conterraneo che come me vive da molti anni in questo paese. Ritengo opportuno precisare che sono scevro da ogni e qualsiasi appartenenza a qual si voglia partito politico, tanto meno al partito del Presidente del Consiglio. Anzi – in tempi ormai lontani – che probabilmente il vostro Editore ancora ricorderà, era ben nota la mia partecipazione attiva alla “lotta politica” che anche nella nostra Isola si “combatteva” in quegli anni per l’affermazione di idee molto ma molto lontane da quelle oggi rappresentate dalla maggioranza politica del Paese. Ancora oggi sono fiero di essere stato un grandissimo ammiratore ed estimatore del mai abbastanza rimpianto On. Giorgio Almirante. Ciò per amore di chiarezza e per fugare ogni dubbio sull’imparzialità del mio pensiero. A mio modesto avviso, criticare a priori, adducendo motivi di “legittimazione” e addirittura rispedendo al mittente un messaggio informativo riguardante una riforma promessaci da decenni e mai da NESSUN governo effettuata, è - a prescindere dalla bontà o meno della riforma in questione (sicuramente migliorabile) – quanto meno deleterio e per quel che mi riguarda sintomo di irresponsabilità. Tengo a precisare che non ho alcuna intenzione di far pubblicità o schierarmi a favore o contro. Penso invece, che oltre ad essere un dovere civico, è certamente un DIRITTO poter esprimere il proprio voto in riguardo ad un quesito di importanza capitale per il futuro del nostro Paese. Non è da persone intelligenti assumere atteggiamenti infantili e certamente ispirati da una forma di pseudo populismo che non porta da nessuna parte.
Devo immaginare che il mio connazionale si sia talmente integrato negli usi e costumi e soprattutto negli atteggiamenti arroganti e presuntuosi - che sono nel DNA del popolo del paese che ci ospita – da assumerne le stesse posizioni. Spero di sbagliarmi poiché se così fosse sarebbe veramente triste.
IO NON MI RICONOSCO AFFATTO NELL’APPELLO LANCIATO anzi, senza alcun proclama, ma da fiero Italiano eserciterò il mio sacro santo diritto di espressione di voto. È certamente il segno più sublime di DEMOCRAZIA.
In verità, non sono molto certo che vorrete concedere altrettanto spazio a questa mia, nel caso vorrete invece sorprendermi, ve ne ringrazio sin da ora.
Vi giungano cordiali saluti.
Gigi Cataldo

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