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I disagi delle isole minori. A Lipari chiuso il punto nascita, la solidarietà di Capri: "Vi siamo vicini". Dalle Eolie sos a Mattarella: "L'ospedale non va smantellato"
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23/02/2016 - Solidarietà tra isole minori. Da Capri, da Ischia e dall'Elba in molti seguono con attenzione, e anche con apprensione, quanto sta avvenendo in Sicilia, a Lipari, cuore delle isole Eolie, dove è in corso una drastica riduzione dei servizi sanitari offerti a residenti e turisti. Le comunità delle isole italiane, che meglio di ogni altra capiscono e comprendono cosa vuol dire essere isolani e quali sono priorità e criticità, attraverso i social network stanno esprimendo una forte vicinanza al popolo di Lipari.
Ha scosso la comunità di Capri, in particolare, la notizia della chiusura del punto nascita a Lipari. Capri da anni sta combattendo per consentire che sull'isola del golfo di Napoli si continui a partorire e a nascere in piena sicurezza: un rischio, quello della chiusura del punto nascita, che anche a Capri è sempre dietro l'angolo, mentre continua la carenza di personale in tutti i settori dell'ospedale Capilupi e l'attenzione che Asl e Regione Campania rivolgono alla sanità caprese risulta davvero bassissima.
Quando si apprendono notizie di ridimensionamenti e tagli nella sanità, seppur a centinaia di miglia di distanza, ti colpiscono eccome. Ti senti parte in causa. Lipari e Capri tanto lontane ma tanto vicine e unite. Un porte virtuale che unisce Campania e Sicilia.
Dal gruppo Facebook "Controcorrente eoliana" apprendiamo che un comitato di cittadini eoliani ha lanciato un appello anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per chiedere che l’ospedale di Lipari non venga smantellato. Dopo la chiusura del punto nascita i ginecologi in servizio a Lipari sono passati da tre a uno, mentre anche l’organico degli anestesisti è stato ridotto da cinque a due unità. “Dopo il nostro appello di un mese fa al ministro della salute Beatrice Lorenzin – ha scritto Daniele Corrieri, rivolgendosi al Capo dello Stato a nome del comitato – Le comunichiamo che le cose qui peggiorano e hanno tolto altri medici. Ci rivolgiamo a Lei anche perché nel suo discorso di fine anno invitava la politica nazionale a prestare attenzione alle località insulari. Gli abitanti delle Eolie sono in ansia, ma soprattutto sfiduciati dalla politica regionale e non solo; i costi per chi deve curarsi fuori dalle isole sono elevati e le lasciamo immaginare chi ha difficoltà economiche come può affrontare eventuali soggiorni e assistenza fuori da questo territorio”. I casi urgenti nell’ospedale vengono garantiti con il trasferimento in elisoccorso presso altre strutture, con costi esorbitanti e rischi enormi.
In bocca al lupo alla comunità eoliana sperando che i disagi e i problemi vengano superati e risolti quanto prima.
NEL VIDEO: LA MANIFESTAZIONE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE A CAPRI CHE VENNE PROMOSSA DAL COMITATO ARTICOLO 32 NELL'APRILE 2015.

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