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Inchiesta su corruzione e turbativa d'asta: notificata una misura cautelare al segretario comunale di Capri Giulia Di Matteo. E' indagata nello stesso procedimento che coinvolge il senatore di Ischia De Siano
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16/01/2016 - C'è anche il segretario e direttore generale del Comune di Capri Giulia Di Matteo tra le persone destinatarie di misura cautelare nell'ambito dell'inchiesta su corruzione e turbativa d'asta che ieri ha portato alla richiesta di arresti domiciliari per il senatore di Ischia Domenico De Siano. La Di Matteo, segretario comunale a Capri e prima ancora segretario ai Comuni di Monte di Procida e di Lacco Ameno, è destinataria dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Dovrà presentarsi in caserma per la firma negli orari e nei giorni stabiliti. Una misura che generalmente viene adottata per evitare pericolo di fuga e che comunque è decisamente più lieve della custodia in carcere o ai domiciliari. La notizia ha suscitato clamore negli ambienti comunali e politici locali, anche se da quanto si è appreso le vicende dell’inchiesta non coinvolgono l’isola di Capri dove Giulia Di Matteo è segretario generale da circa un anno e quattro mesi (fu nominata dal sindaco Gianni De Martino con decreto sindacale il 3 settembre 2014), ma nel caso specifico riguardano episodi precedenti contestati per il suo ruolo ricoperto a Monte di Procida.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, sono partite dopo un esposto di tre consiglieri del Comune di Forio e si sono avvalse di intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che di pedinamenti e acquisizioni documentali. L'inchiesta riguarda appalti per la raccolta dei rifiuti a Lacco Ameno, Forio d'Ischia e Monte di Procida per fatti avvenuti nel 2010. L'ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Napoli, Claudia Picciotti, su richiesta dei magistrati della sezione Reati contro la Pubblica amministrazione, i pm Maria Sepe e Graziella Arlomede coordinati dal procuratore aggiunto Alfonso D'Avino.
I molteplici elementi raccolti hanno consentito alla Procura di effettuare una ricostruzione degli accadimenti, pienamente condivisa dal Gip, sulla scorta della quale è stata ritenuta la sussistenza della gravità indiziaria in ordine alle ipotesi di reato di corruzione e turbativa d’asta, riconducibili al settore degli appalti per l’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti solidi urbani nei comuni di Lacco Ameno, Forio e Monte di Procida. Per alcuni indagati si ipotizza anche l’associazione a delinquere.
Complessivamente l’ordinanza cautelare riguarda 9 persone (i primi 3 arresti domiciliari e gli altri 6 obbligo di firma): il senatore Domenico De Siano; il funzionario Oscar Rumolo, responsabile finanziario del Comune di Lacco Ameno, da novembre in forza alla Commissione Regionale della 'Terra dei Fuochi'; Vittorio Ciummo, imprenditore, titolare della società Ego Eco; Enzo Rando, responsabile Ragioneria del Comune di Forio; Salvatore Antifono, già consigliere comunale di Torre del Greco; Giulia Di Matteo, segretario generale del Comune di Monte di Procida ed ex segretario generale del Comune di Lacco Ameno; Franco Iannuzzi, già sindaco di Monte di Procida; Carmine Gallo, legale rappresentante della società C.I.T.E.; Carlo Savoia, dipendente della società C.I.T.E.

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